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Fellinlove: Racconto a Parole e Immagini della Mostra di Marco Innocenti

Venerdì 28 Febbraio siamo stati all’inaugurazione della mostra Fellinlove – Brivido Pop di Marco Innocenti all’interno dello storico vegan bistrot e galleria d’arte Il Margutta.

Interno del vegan bistrot/spazio espositivo de Il Margutta con un frammento di una delle opere di Innocenti

La mostra comprende una serie di ricollage, di chiara ispirazione rotelliana ma dal gusto più squisitamente contemporaneo, realizzati tramite stampa digitale con l’aggiunta di inserti in carta o cartone.

Le sedici opere in esposizione sono dedicate alla figura di Federico Fellini, straordinario regista, sceneggiatore e fumettista che quest’anno avrebbe compiuto cento anni e, più in generale, all’epoca d’oro del cinema italiano.

L’opera “Strada Facendo” di Marco Innocenti (stampa digitale su tela, cartone)

Lo spazio espositivo de Il Margutta avvolge completamente i suoi visitatori con le sue pareti dalle tonalità chiare, le sue piante ornamentali, l’eleganza dei suoi divanetti e delle poltroncine in pelle.

Le persone presenti all’inaugurazione di venerdì erano molte, nonostante l’ansia per il Coronavirus, fra vip, bon vivant romani e aficionados del locale e delle sue iniziative.

L’Idea dietro la mostra, L’artista dietro all’idea

Marco Innocenti, romano, classe 1964, è stato sempre affascinato dalla cultura pop, fin da giovane, come ci ha raccontato nel corso di una breve intervista:

«Io sto nella confusione…mi piace incrociare ed associare immagini, attori, scenografie che potrebbero star bene con altre opere famose, ad esempio opere di pittura o scultura; questo perché mi sono sempre sentito più a mio agio con l’arte e la cultura popolare che non con la nicchia; e cosa c’è di più pop se non le celebrazioni per il centenario di un regista conosciuto in tutto il mondo come Federico Fellini

“La Preferita” di Marco Innocenti (ricollage, stampa digitale su tela e cartone)

Il film preferito dell’artista è 8 e mezzo, da molti considerato il capolavoro del cineasta riminense.

Davanti a Marcello Bello, una delle tele protagoniste indiscusse della mostra, Marco ci ha rivelato il significato del buffo omino della Eminflex, nota marca di materassi, sopra la testa del divo nostrano: «Marcello (Mastroianni, ndr) sogna le donne e le donne sognano lui, rinomato sex symbol».

“Marcello Bello”, una delle opere principali della mostra “Fellinlove – Brivido Pop” de Il Margutta Vegan Bistrot

Questo tanto per rimarcare che nulla è a caso nelle sue opere ma ogni elemento, per quanto apparentemente dissonante con il resto, ha i suoi rimandi e la sua collocazione specifica, in un sottile gioco di ironia e doppi sensi.

Non così innocente questo Innocenti, insomma!
E, cosa più importante, quello dei suoi ricollage è solo un caos apparente.

La Redazione di filmedintorni.it in posa con l’artista Marco Innocenti

Lo speciale rapporto tra Fellini, Via Margutta e Il Margutta

Non tutti sanno, nonostante l’iscrizione presente a Campo Marzio, che Federico Fellini e la moglie Giulietta Masina vivevano proprio in Via Margutta, a pochi passi dallo storico bistrot, del quale il regista, non a caso, era affezionato cliente.

L’iscrizione dedicata a Federico Fellini e Giulietta Masina in corrispondenza di quella che era la loro casa a Campo Marzio

«Era l’uomo che tutti vedevano nelle interviste, uno che sapeva andare oltre le apparenze, molto curioso e molto giocoso» ci ha detto Tina Vannini, proprietaria del bistrot e intima amica di Fellini – «Lui e mio marito Claudio erano legatissimi» ci ha, poi, rivelato «e andavano in giro insieme per le strade di Roma a bordo di una Vespa rossa in cerca di volti che lo ispirassero per i suoi film».

Intervista a Tina Vannini, organizzatrice della mostra e proprietaria del locale

«Il fatto che mio marito, all’epoca, avesse un ristorante vegano dove al posto del vino si usava il tè bancha lo incuriosiva molto e spesso (Fellini, ndr) si divertiva ad invitare qui amici americani, facendo servire loro del tè, per l’appunto, mentre lui, nella sua teiera, aveva il vino, provocando l’ilarità generale».

Un Fellini senza macchina da presa, quotidiano, quello che traspare dalle sue parole e dalla sua voce vivace:
«A Federico piacevano il cibo e le belle donne, quindi per lui nulla era più sensuale di una donna che mangiava; non a caso quando si metteva a tavola faceva dei racconti pazzeschi ed era tutta una risata».

Il simpatico ricollage “Latin Lover” con Franco Franchi circondato da Brigitte Bardot e Anita Ekberg

Un racconto intimo, spontaneo nel quale non mancano i momenti toccanti:

«Gli ultimi anni della sua vita Fellini era diabetico ma non si faceva buttare giù, così proponeva spesso di andare a mangiarci un gelato e, non potendo prenderlo lui stesso, si divertiva a scegliere i gusti di tutti, dicendo che così era un po’ come se lo gustasse anche lui»;

«Giulietta (Masina) era la sua isola, il suo porto sicuro, colei dalla quale sapeva di poter sempre ritornare; sebbene molto diversi, il loro era un sentimento sincero, li legava un profondo affetto e una profonda stima reciproca, non a caso la volle anche in molti dei suoi film».

Tina Vannini ci racconta il “suo” Fellini

Insomma Fellinlove è una mostra che si fa apprezzare non solo per il gioioso impasto di foto e colori delle sue opere ma anche per la disponibilità dell’organizzatrice e proprietaria dello spazio a raccontare aneddoti sulla vita del regista che farebbero invidia a qualsiasi audioguida.

E poi cosa c’è di meglio che gustarsi un buon piatto gourmet cruelty-free e un bicchiere di vino rosso circondati da tanta bellezza?

Avete tempo ancora fino al 10 Marzo per godervi questa mostra in attesa del prossimo viaggio tra colori e sapori!

“Fellinlove” di Marco Innocenti (dettaglio della versione in bianco e nero; stampa digitale su tela, cartone)



Roberta D'Addario
Roberta D'Addariohttps://msha.ke/everycurlanidea/
Professionista digitale e essere umano in divenire. Esploro il mondo in cerca di avventure, che siano in una metropoli caotica, in mezzo a un bosco o sullo schermo del mio pc. Amante della musica, del cinema e delle lunghe passeggiate. Rincorritrice di sogni e di autobus.

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