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Cannes 75: “Triangle of Sadness” e gli altri

Si è appena conclusa la 75esima edizione del Festival di Cannes, che ha segnato un gradito ritorno alla normalità dopo due anni di restrizioni. A trionfare, con “Triangle of Sadness”, è nuovamente lo svedese Ruben Östlund, già Palm d’Or nel 2017.

Cannes 75: il palmarès

  • Palme d’Or: Triangle of Sadness di Ruben Östlund
  • Grand Prix: Close di Lukas Dhont ex aequo con Stars At Noon di Claire Denis
  • Prix du Jury: EO di Jerzy Skolimowski ex aequo con Le Otto Montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
  • Prix de la mise en scène (Miglior Regia): Park Chan-Wook per Decisions To Leave
  • Premio Speciale 75° anniversario: Tori e Lokita di Jean-Pierre E Luc Dardenne
  • Prix du scénario (Miglior Sceneggiatura): Tarik Saleh per Boy From Heaven
  • Prix d’interprétation masculine (Miglior Attore): Song Kang-Ho per Broker
  • Prix d’interprétation féminine (Miglior Attrice): Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider

La giuria, presidiata da Vincent Lindon, l’attore francese protagonista lo scorso anno proprio a Cannes con Titane, ha decretato Triangle of Sadness il film vincitore dell’edizione 2022.

L’opera, diretta dal regista svedese Ruben Östlund, che guadagna la sua seconda Palma D’oro dopo The Square, è una pungente satira sociale incentrata su una coppia di influencer che si ritrova su una nave da crociera popolata soltanto da milionari viziati e capricciosi.

Decision to Leave, firmato dal regista sudcoreano Park Chan-Wook (autore di Old Boy), era uno dei favoriti alla vittoria secondo i bookmakers, ma si è dovuto accontentare dell’award per la Miglior Regia.

Premio di consolazione (se così vogliamo chiamarlo) per i fratelli Dardenne, ormai alla nona partecipazione in concorso, applauditi con un riconoscimento ad hoc per il 75esimo anniversario della competizione.

Rimangono, invece, a bocca asciutta gli americani David Cronenberg, il cui controverso Crimes of the Future ha diviso totalmente la critica e James Grey, il cui Armageddon Time aveva suscitato parecchio vociare nei giorni antecedenti alla première.

In molti si aspettavano più acclamazione anche per Broker, l’ultima fatica del giapponese Hirokazu Koreeda (Palm d’Or nel 2018 con Shoplifters), ma la pellicola ha portato a casa soltanto il premio per il Miglior Attore, guadagnato da Song Kang-Ho, protagonista, tra gli altri, di Parasite e Snowpiercer.

La rappresentanza italiana a Cannes 75

Fu Nanni Moretti con il (deludente) Tre Piani a rappresentare il Belpaese al Festival di Cannes nel 2021.

Quest’anno, invece, la fiaccola tricolore è stata affidata a Mario Martone con il suo Nostalgia, già nelle sale cinematografiche italiane dal 25 maggio. Il regista, dopo il recente successo di Qui Rido Io a Venezia 78, ha trovato un’accoglienza calorosa anche a Cannes con 9 minuti di applausi alla première. Più tiepidi, invece, i commenti della stampa estera, probabilmente per il carattere fortemente partenopeo della pellicola.

La trama vede, infatti, Felice (Pierfrancesco Favino) tornare, dopo 40 anni di assenza, nella sua città natale, Napoli. Lì riscopre i luoghi, i codici della città e un passato che lo divora.

Nonostante l’opera di Martone sia stata l’unica in concorso ufficiale al Festival, non sono mancati gli applausi anche per Marco Bellocchio, che ha presentato fuori concorso Esterno Notte, personale (ri)lettura del caso Moro in forma di miniserie da 6 episodi.

Il regista emiliano, già Palma D’oro onoraria nel 2021, quando presentò anche il capolavoro Marx Può Aspettare (il nostro film #1 dello scorso anno), ha raccolto soltanto elogi e commenti entusiastici per la sua ultima fatica. Esterno Notte, diviso in due tranche, è attualmente al cinema, prima di sbarcare su Rai1 nell’autunno.

Presenti sulla croisette anche Alessandro Borghi e Luca Marinelli, protagonisti della produzione franco-belga-italiana Le Otto Montagne, diretta da Felix Van Groeningen (fu rivale di Sorrentino agli Oscar 2014 con Alabama Monroe) e Charlotte Vandermeersch. Le recensioni, che hanno lodato la magnifica fotografia, lo hanno descritto come un film particolarmente delicato e commovente, ricevendo anche un premio della giuria.

La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo Premio Strega di Paolo Cognetti, narra la speciale storia d’amicizia di Piero e Bruno nata tra le pendici del Monte Rosa. É la prima volta dai tempi di Non Essere Cattivo che i due attori collaborano nuovamente assieme.

Importante anche la presenza femminile a Cannes 75.

Jasmine Trinca, membro della giuria ufficiale, ha mostrato in anteprima il film Marcel!, accolto, però, da pareri discordanti. La pellicola sarà proiettata già da settimana prossima nei cinema nostrani.

Non è mancata nemmeno Valeria Bruni Tedeschi che, in concorso, ha presentato Les Amandies, un film di ispirazione autobiografica che pare abbia convinto soltanto parzialmente i maggiori critici internazionali.

Ancor più carica di responsabilità è stata Valeria Golino, presidentessa di Giuria nella categoria Un Certain Regard, che vuole far luce sugli stili innovativi e le narrazioni non convenzionali. Sotto la sua guida, la giuria ha premiato Les Pires, diretto da Lise Akora e Romane Gueret.

Sempre nella categoria Un Certain Regard presente anche Pietro Marcello (Martin Eden) con il nuovo progetto Le Vele Scarlatte – L’Envol.

Le grandi première americane

Cannes, da diversi anni a questa parte, sta cercando di conciliare l’occhio più cinefilo e d’autore con quello maggiormente mainstream.

Per questo motivo, non sono mancate alcune grandi première di blockbuster americani che hanno visto presenziare sul red carpet una parata di star.

Tom Cruise e il cast di Top Gun: Maverick hanno incendiato la Croisette facendo impazzire le centinana di fans e i fotografi di tutto il mondo. Cruise, che sta letteralmente sbancando il botteghino italiano (e non solo), ha ricevuto a sorpresa anche una Palma d’oro alla carriera.

Anteprima mondiale anche per Elvis, il biopic del Re del Rock’n’Roll diretto da Baz Luhrmann (Moulin Rouge!, Il Grande Gatsby, Romeo + Giulietta), che ha polarizzato totalmente critici e pubblico. La pellicola uscirà a fine giugno nelle sale italiane.

Ospiti del red carpet anche la rockband fenomeno del momento, i Måneskin, che hanno collaborato alla colonna sonora di Elvis con una cover di If I Can Dream.

Tra le varie star e addetti ai lavori che hanno sfilato sulla Croisette, annoveriamo Julia Roberts, Anne Hathaway, Michelle Williams, Paolo Sorrentino, Alfonso Cuaròn, Nicholas Winding Refn, Juliane Moore, Kristen Stewart, Tilda Swinton e Sharon Stone.

È innegabile, insomma, come questa edizione sia stata, ufficialmente, il tanto bramato ritorno ai fasti a cui Cannes ci aveva abituato prima della pandemia.

Noi di Film e Dintorni attendiamo con ansia la distribuzione dei film in concorso nelle sale italiane e vi aggiorneremo quanto prima per segnare le date in agenda!

Riccardo Armonti
Riccardo Armonti
Potete trovarmi dentro un film di Charlie Chaplin, nei dischi dei Beatles o tra le pagine di Herman Hesse. Ho vissuto in tre continenti, ma non ho ancora assaggiato un ragù che possa competere con quello della mamma.

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