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Una Raccolta di Classici da non perdere! Parte 1

Per i nostalgici, ma anche per chi ha voglia di riscoprire qualche perla della cinematografia del passato, ecco a voi una serie di film che hanno fatto la storia e sono rimasti impressi nella memoria collettiva per essere stati dei capolavori del proprio tempo.

Preparatevi ad immergervi nella nostra selezione di grandi Classici!

La Donna che Visse Due Volte (“Vertigo” in originale) del 1958

La storia è basata sul romanzo noirD’entre les morts” del 1954 degli autori francesi Pierre Boileau e Thomas Narcejac.

Il detective John “Scottie” Ferguson (James Stewart) è costretto ad un pensionamento anticipato a causa di un incidente che gli fa sviluppare acrofobia e vertigini. Per continuare a lavorare diventa un investigatore privato e viene assunto da Gavin Elster (Tom Helmore), un suo conoscente, per indagare sulla moglie Madeleine (Kim Novak) che si sta comportando in maniera sospetta.

La Donna che Visse Due Volte è il primo film in cui è stato usato il dolly zoom, combinazione di uno zoom in avanti e di una carrellata indietro o di uno zoom all’indietro e una carrellata in avanti. Questo effetto viene usato nel film per rappresentare le vertigini del protagonista dato che distorce la prospettiva creando disorientamento. Per l’uso che ne fa il regista in questo film questo effetto viene spesso chiamato l’Effetto Vertigo.

Inizialmente il film ha ricevuto delle critiche contrastanti ma viene ormai citato come uno dei migliori film di Hitchcock. Apparso più volte nelle graduatorie dell’AFI (American Film Institute) come miglior film, nel 2007 viene giudicato il nono miglior film americano di sempre.

2001: Odissea nello Spazio, del 1968

Prodotto e diretto da Stanley Kubrick nel 1968, il film è stato scritto da Kubrick stesso e da Arthur C. Clarke, il famoso autore di fantascienza. I due si sono ispirati a vari racconti brevi di quest’ultimo, tra cui soprattutto La Sentinella.

2001:Odissea nello Spazio ha vinto nel 1969 il Premio Oscar per i Migliori Effetti Speciali e tre BAFTA per Migliore Fotografia, Migliore Scenografia e Miglior Colonna Sonora.

La trama racconta il viaggio della nave spaziale Discovery One diretta su Giove. A bordo della nave troviamo il comandante David Bowman e il suo vice Frank Poole supportati dall’intelligenza artificiale HAL 9000, un computer senziente che non commette errori o omissioni.

Lo scopo del viaggio è raggiungere e raccogliere informazioni su un monolito nero, presumibilmente creato da una razza aliena, che sembra avere a che fare con l‘evoluzione della razza umana e con il suo progresso tecnologico.

Come i romanzi di Clarke, il film è molto accurato e realistico nel descrivere il volo spaziale e le tecnologie collegate a questo. La regia di Kubrick si nota per l’uso contenuto di suoni e musiche (compresi i dialoghi) e la colonna sonora include pezzi diventati ormai leggendari come Così Parlò Zarathustra di Richard Strauss e Sul Bel Danubio Blu di Johann Strauss (figlio)

Il Buono, il Brutto, il Cattivo del 1966

Uno dei maggiori cult del suo genere e della storia del cinema. Terzo e ultimo film della “trilogia del dollaro” di Sergio Leone, dopo Per un Pugno di Dollari e Per Qualche Dollaro in Più.

Anche se in realtà non sono una trilogia ufficiale vengono considerati in questo modo per una serie di analogie e somiglianze, prima tra tutte il personaggio dell’Uomo senza nome, il cowboy solitario e duro interpretato da Clint Eastwood.

In questo film in particolare viene chiamato per lo più semplicemente “biondo“. Lo affiancano Tuco, “il brutto“, bandito ricercato dalle autorità per rapina a mano armata e omicidio, interpretato da Eli Wallach, e Sentenza, “il cattivo“, sicario e sergente dell’Unione interpretato da Lee Van Cleef.

Insieme i tre attori recitano una delle scene più celebri del cinema mondiale, il “triello” (storpiatura di duello), uno stallo alla messicana con inquadrature, montaggio e colonna sonora indimenticabili.

E a proposito di colonna sonora, questo film possiede uno dei brani più famosi di Ennio Morricone, compositore di fama internazionale: L’Estasi dell’Oro.

La scena del “triello” tratta dal film

Il Sorpasso, del 1962

Tipico Ferragosto a Roma, città deserta, negozi chiusi. Il protagonista si aggira in cerca di qualcosa da fare. Si chiama Bruno Cortona, non più giovanissimo ma ancora piacente, guida un Lancia Aurelia B24 convertibile.

L’unica persona che riesce a trovare è uno studente di legge rimasto in città per preparare gli esami, Roberto Mariani. Bruno entra nell’appartamento di Roberto per fare una telefonata, dopodiché lo convince a fargli compagnia per un viaggio “breve” che si allungherà sempre di più di meta in meta.

Viaggio sia fisico che mentale perché in questa avventura il personaggio di Roberto passerà da una tipica mentalità infantile e ingenua alla riscrittura dei vari rapporti con genitori, con l’altro sesso e con la vita in generale.

Il Sorpasso è un film del 1962 del regista Dino Risi. È stato inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, “100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978“.

Questo capolavoro ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento nel 1963 per il Miglior Attore Protagonista a Vittorio Gassman e nello stesso anno il Festival internazionale del cinema di Mar del Plata per il Miglior Regista a Dino Risi.

Una scena tratta dal film

La Storia Infinita, del 1984

Film tedesco del 1984 diretto da Wolfgang Petersen e basato sul celeberrimo romanzo omonimo di Michael Ende.

Ci sono però moltissime differenze tra film e libro, tanto che lo scrittore domandò che la produzione del film fosse interrotta o che ne venisse cambiato il titolo. Quando le sue richieste non furono ascoltate passò per vie legali ma perse la causa.

Nonostante questo il film ebbe molto successo guadagnando 100 milioni di dollari nel mondo rispetto ad un budget minore ai 30 milioni. All’epoca dell’uscita nelle sale fu il film più costoso prodotto fuori dagli USA o dall’Unione Sovietica.

La colonna sonora è probabilmente una delle più famose al mondo, il tema è stato composto da Klaus Doldinger mentre la canzone The Never Ending Story, della versione inglese del film, è stata composta da Giorgio Moroder con i testi di Keith Forsey e cantata da Christopher “Limahl” Hamill.

Il film ha avuto due seguiti: La Storia Infinita 2, che è basato sulla seconda metà del romanzo, e La Storia Infinita 3 il quale ha invece una trama originale.

Nell’immaginario collettivo quest’opera ha avuto una risonanza stupefacente, troviamo infatti citazioni e camei di personaggi in tante serie tv e film e molti arrangiamenti della colonna sonora nei vari generi musicali. Inoltre, grazie al successo ottenuto, ovviamente è stata fonte di ispirazione per innumerevoli altre storie.

Il bellissimo tema del film, la canzone Never Ending Story

Questi erano parte dei Classici da noi consigliati, ma il catalogo è talmente vasto che abbiamo deciso di dedicare all’argomento una seconda classifica!

Se volete leggere ancora, vi basterà cliccare qui e verrete nuovamente teletrasportati nel passato!

Pietro Trombetta
Pietro Trombetta
Amate film/serie/videogiochi/fumetti/libri... insomma le storie di qualsiasi tipo? Allora andiamo d'accordo amici miei! La mia esperienza nel campo viene semplicemente dall'aver passato anni a seguire ogni storia che mi appassionava. Spero che i miei articoli sappiano attirare la vostra attenzione e vi spingano a pensare a tutto il lavoro dietro ogni singola serie o film. E ricordate sempre: «Non permettete a un vogon, per nessuna ragione al mondo, di leggervi le sue poesie».

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