fbpx
HomeClassificheUna Raccolta di Classici da non Perdere Parte 2

Una Raccolta di Classici da non Perdere Parte 2

Ecco a voi alcuni titoli che hanno fatto la storia del cinema internazionale, assolutamente consigliati perché hanno saputo imprimersi nella memoria collettiva divenendo nel tempo veri e propri classici!

Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, del 1975

Film drammatico con sfumature comiche del 1975 tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey (in originale One Flew Over the Cuckoo’s Nest), scritto dopo l’esperienza diretta dell’autore al Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.

Randle Patrick McMurphy è un criminale recidivo che per i suoi reati finisce all’ospedale psichiatrico di stato di Salem per verificare la veridicità della sua presunta malattia mentale. Qui incontra un’infermiera, Mildred Ratched, che tiranneggia e comanda con pugno di ferro.

Randy si comporta in maniera arrogante e “fa il matto” ma dopo aver saputo che a causa di questo potrebbe rimanere richiuso a vita decide di evadere. Grazie all’amicizia nata con alcuni altri pazienti organizza un diversivo e fa entrare di nascosto due donne e dell’alcol per corrompere la guardia di turno ma l’evasione non riesce.

Il titolo, preso da una filastrocca americana, anche se non centrale come nel romanzo, rappresenta metaforicamente la vicenda perché il cuculo non costruisce nidi ma “ruba” il nido di altri uccelli per deporre le proprie uova.

Nel film il manicomio rappresenta il nido, i pazienti sono le “uova” e la società è il cuculo che le ha deposte per isolarli dal mondo. Randy P. McMurphy è il “qualcuno” che vola sul nido per denunciare il trattamento inumano riservato ai pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere statali.

Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo è stato il secondo film dopo Accadde Una Notte e prima de Il Silenzio degli Innocenti a vincere tutti e cinque i maggiori Premi Oscar: Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore, Miglior Attrice, Migliore Sceneggiatura non Originale.

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al ventesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi

Ritorno al Futuro, del 1985

Famosissimo cult di fantascienza, avventura e commedia, primo di una trilogia altrettanto famosa. Al lancio ha guadagnato in tutto il mondo 381 milioni di dollari, diventando il film di maggior successo del 1985.

Tra i tanti premi vinti ha conquistato il Premio Oscar come Miglior Montaggio Sonoro, tre Saturn Award come Miglior Film di Fantascienza, Miglior Attore Protagonista e Migliori Effetti Speciali e due David di Donatello come Miglior Produttore Straniero e Migliore Sceneggiatura Straniera.

La trama racconta le avventure di Marty McFly, uno studente di diciassette anni nella tipica “fase ribelle”, amico di uno scienziato attempato e un po’ strambo di nome Emmett Brown, detto “Doc”.

Una sera Doc gli chiede di aiutarlo per un esperimento scientifico e Marty scopre che il suo amico ha costruito una macchina del tempo modificando una DeLorean.

A causa di un incidente il ragazzo si ritrova a scappare nell’auto e si ritrova bloccato nel 1955 senza alcuna idea su come tornare.

La colonna sonora del film è ormai iconica e i brani più famosi sono indissolubilmente legati a varie scene del film.

Spiccano tra tutte: The Power of Love di Huey Lewis and the News, Mr. Sandman che aiuta nella rievocazione degli anni cinquanta e soprattutto Johnny B. Goode che viene suonata alla chitarra da Marty McFly stesso alla serata del ballo “Incanto sotto il mare”.

Luci della Città, del 1931

Torniamo al 1931 per parlare del sovrano incontrastato del cinema muto, Charlie Chaplin.

Il suo personaggio, Charlot, noto come “il vagabondo”, è forse la cosa più simile ad un simbolo del cinema internazionalmente.

Tra i suoi film ci sono molte scene memorabili ed emozionanti ma questo viene considerato dalla maggior parte dei critici il migliore.

Luci della Città è una commedia romantica muta che racconta del povero vagabondo Charlot, del suo incontro con una fioraia cieca e del successivo innamoramento dei due.

Inoltre alla storia si intreccia il suo atto di eroismo nel salvare un milionario che, completamente ubriaco, vuole buttarsi in un fiume per farla finita.

Attraverso una serie di situazioni assurde, decorate da gag geniali come solo Chaplin sapeva scrivere, il nostro eroe riuscirà a recuperare i soldi necessari per l’operazione che ridarà la vista alla fioraia e nonostante i tanti guai ci attende un happy ending che scioglierà i cuori in fiumi di lacrime.

Nel 2008 l’American Film Institute (AFI) ha scelto questo film come la miglior commedia romantica americana, inoltre nel 2007 lo ha collocato all’undicesimo posto tra i migliori film di sempre.

Léon, del 1994

Un classico moderno, scritto e diretto da Luc Besson, artista francese di fama mondiale e autore di cult come: Nikita, Il Quinto Elemento, Giovanna D’Arco e Lucy.

Nel cast troviamo nomi celebri che ci si presentano incredibilmente più giovani, soprattutto nel caso di Natalie Portman che vediamo qui al suo debutto, tredicenne ma già talentuosa.

Gli altri attori non sono da meno: Jean Reno interpreta il sicario professionista Léon, mentre Gary Oldman veste i panni dell’antagonista, un agente della DEA corrotto e mentalmente instabile di nome Norman Stansfield.

Léon è un sicario che vive da solo in un appartamento di Little Italy a New York. Il suo fidato amico Tony gli procura i lavori e gestisce le sue finanze.

La sua è una vita monotona ma tranquilla, forse quasi un po’ noiosa, ma tutto cambia il giorno in cui una famiglia vicina viene sterminata da un agente corrotto della DEA, lasciandosi però sfuggire la piccola Mathilda che viene salvata da Léon facendola entrare in casa.

Da questo momento l’unico scopo della ragazzina è la vendetta. Dopo aver scoperto il “lavoro” del suo salvatore lo convince ad insegnarle il mestiere e si prepara giorno per giorno con dedizione all’uccisione dell’agente che gli ha portato via il fratellino.

Léon ha vinto il Leone Ceco come Miglior Film Straniero e ha ricevuto sette candidature ai Premi César del 1995 come Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore per Jean Reno, Miglior Fotografia, Miglior Montaggio e Miglior Sonoro.

Sabrina, del 1954

Sabrina Fairchild è una timida e graziosa ragazza, figlia dell’autista di una ricca famiglia di industriali, i Larrabee.

Da sempre innamorata del secondogenito David, il classico dongiovanni, che però non ha molta considerazione di lei, passa le serate arrampicata su un albero da dove può spiare le feste dei Larrabee e guardare il giovane uomo mentre balla in compagnia di altre ragazze, tutte provenienti da famiglie facoltose.

Una sera, in preda alla disperazione, Sabrina tenta il suicidio rinchiudendosi nel garage e accendendo i motori delle otto auto di famiglia. Casualmente salvata da Larry, fratello maggiore di David, la ragazza parte per Parigi, dove rimarrà due anni a frequentare una prestigiosa scuola di cucina.

Al ritorno a casa, la giovane appare profondamente cambiata, sicura di sé e sofisticata, tant’è che nemmeno David la riconosce inizialmente e, non appena resosi conto di chi è, comincia a corteggiarla.

Larrabee è, però, fidanzato e in procinto di sposarsi con una ricca ereditiera, matrimonio fortemente voluto da entrambe le famiglie per motivi d’affari.

Il fratello maggiore Larry, freddo e calcolatore, il quale nel frattempo ha preso le redini dell’azienda, cerca, quindi, in tutti i modi di far allontanare Sabrina. Se non fosse che…

Insieme a “A qualcuno piace caldo” e a “L’appartamento” una delle commedie di maggior successo di Billy Wilder, romantica e spiritosa, che rovescia i principi classici della fiaba.
Un pizzico di satira sociale, ottimi caratteristi e la grazia leggera della Hepburn completano l’opera.

Questi erano parte dei Classici da noi consigliati, ma il catalogo è talmente vasto che abbiamo deciso di dedicare all’argomento un ulteriore classifica!

Se volete leggere ancora, vi basterà cliccare qui e verrete nuovamente teletrasportati nel passato!

Pietro Trombetta
Pietro Trombetta
Amate film/serie/videogiochi/fumetti/libri... insomma le storie di qualsiasi tipo? Allora andiamo d'accordo amici miei! La mia esperienza nel campo viene semplicemente dall'aver passato anni a seguire ogni storia che mi appassionava. Spero che i miei articoli sappiano attirare la vostra attenzione e vi spingano a pensare a tutto il lavoro dietro ogni singola serie o film. E ricordate sempre: «Non permettete a un vogon, per nessuna ragione al mondo, di leggervi le sue poesie».

LEAVE A REPLY

AlphaOmega Captcha Cinematica  –  What Film Do You See?
     
 
Please enter your name here

Ultimi Articoli

error: Il contenuto è protetto!