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Stephen Hawking – La Teoria del Tutto

La teoria del tutto (The Theory of Everything) è un film del 2014 diretto da James Marsh sulla vita del brillante scienziato Stephen Hawking.

Stephen Hawking e la moglie

Fisico dalla mente rivoluzionaria, divulgatore scientifico, guru della cosmologia moderna:

Stephen Awking non è stato solo uno dei più importanti nel suo settore ma anche un’icona pop dei nostri tempi.

Al punto da comparire grazie alla sua straordinaria ironia in alcune serie tv quali Star Trek, I Simpson e ovviamente in The Big Ben Theory.

Un adattamento cinematografico della biografia scritta dalla ex-moglie

All’interno del film ” La Teoria del tutto” veniamo a conoscenza dei risvolti più intimi e drammatici della sua eccezionale storia.

La pellicola è l’adattamento cinematografico della biografia Verso l’infinito (Travelling to Infinity:

My Life With Stephen), scritta da Jane Wilde Hawking, ex-moglie del fisico, pubblicata in Italia da Edizioni Piemme.

Si tratta del primo film cinematografico a portare sul grande schermo la vita di Stephen Hawking.

Film che è valso al talentuoso e vesatile Eddie Redmayne il Premio Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2015.

Alla ricerca di un’equazione unificatrice che spieghi la nascita dell’universo e le primordiali leggi fisiche che lo regolano

Nel 1963 il giovane Stephen Hawking è un cosmologo dell’Università di Cambridge che sta cercando di trovare un’equazione unificatrice per spiegare la nascita dell’universo e come esso sarebbe stato all’alba dei tempi.

Ad una festa universitaria conosce la studentessa di lettere Jane Wilde:

entrambi sono attratti l’una dall’altro, e ben presto Stephen invita Jane al ballo di primavera dove i due si scambiano il loro primo bacio sotto le stelle.

Il coraggio di affrontare l’atrofia muscolare progressiva

La loro storia d’amore viene ostacolata, però, dalla comparsa della malattia degenerativa di Stephen, l’atrofia muscolare progressiva.

Anche gli studi di Hawking vengono compromessi a causa delle difficoltà quotidiane a cui è sottoposto:

camminare, scrivere e infine parlare diventano operazioni estremamente difficili per il giovane cosmologo.

Un iniziale rifiuto della malattia viene, in seguito, superato grazie alla determinazione di Jane che decide di rimanere al fianco di Stephen, amandolo e facendosi carico della sua salute.

La Grandezza di di un uomo e della propria moglie

Dopo il matrimonio, inizia la loro convivenza.

Stephen peggiora di giorno in giorno e ben presto sarà costretto a spostarsi sulla sedia a rotelle.

Jane ha due figli e le fatiche per accudire il marito diventano notevoli.

Mentre Stephen presenta la sua nuova teoria sull’origine e sulla fine dell’universo davanti a un congresso di scienziati, Jane, che sente il peso della vita familiare, trova conforto negli incontri settimanali con il coro della chiesa.

Qui conosce Jonathan, un giovane vedovo insegnante di musica, che piano piano si inserisce nella famiglia Hawking.

Inevitabilmente le condizioni di Stephen peggiorano e, durante una rappresentazione teatrale alla quale partecipa sotto invito, ha un malore.

Jane decide di staccarsi da Jonathan, verso il quale prova dei sentimenti, oltretutto ricambiati, per assistere suo marito.

Quest’ultimo viene salvato grazie a una tracheotomia che gli causerà però la perdita della voce.

Distrutto dalla mancanza dell’unica facoltà motoria che gli rimaneva, Hawking sprofonda nella depressione.

L’importanza di potersi esprimere

Sarà l’aiuto di Elaine, un’infermiera che riuscirà a farlo comunicare mediante una tavola con colori e lettere, a renderlo di nuovo capace di esprimersi.

Nel frattempo Stephen decide di pubblicare un libro sul tempo, comprendendo anche che i suoi sentimenti per Jane sono svaniti.

Decide di lasciarle seguire la propria strada al fianco di Jonathan proseguendo, quindi, il suo lavoro aiutato da Elaine.

Elogi e premiazioni

Hawking, che riesce a comunicare grazie a una voce sintetizzata, la quale legge ciò che scrive su un apposito monitor posizionato sulla sua sedia a rotelle, viene premiato ed elogiato per le sue teorie e per il suo contributo alla fisica moderna grazie allo scritto sul tempo; rimarrà celebre una sua frase durante un incontro con il pubblico:

Finché c’è vita, c’è speranza“.

Stephen riceve un invito dalla Regina Elisabetta, che lo onora del titolo di Cavaliere dell’Ordine Britannico (titolo che rifiuterà), portando con sé i figli e Jane, la prima donna ad aver creduto nelle sue idee e ad averlo aiutato a renderle concrete.

Le peripezie dietro ad un film di successo

La produttrice Lisa Bruce, insieme allo sceneggiatore Anthony McCarten, hanno passato tre anni a convincere Jane Wilde Hawking ad accettare un film tratto dal suo libro biografico.

Anthony McCarten era interessato già da tempo a scrivere un film sul celebre astrofisico e già più volte aveva incontrato Jane presentandole varie bozze di sceneggiature.

Poi, tramite il loro comune agente, fu introdotta Lisa Bruce come produttrice la quale ha dichiarato: «Ci sono volute un sacco di lunghe conversazioni, davanti a molti bicchieri di sherry e quasi il doppio di tazze di tè».

Il budget del film è stato di circa 15 milioni di dollari.

La messa in scena di un personaggio estremamente complesso

Il regista James Marsh iniziò subito a studiare numerosi archivi di immagini e documentari. Redmayne incontrò Hawking stesso e commentò l’incontro dichiarando:

«Anche adesso, che è totalmente incapace di muoversi, è possibile vedere una tale effervescenza di sentimenti nei suoi occhi» .

Affermerà che interpretare tale ruolo sarà una sfida “pesante” e che la vera prova del film non sarà dare una certa cronologia alla storia, bensì rendere l’idea del deterioramento del corpo nel tempo, giorno dopo giorno, mantenendo però quella scintilla di sentimenti, quella arguzia e quell’umorismo che hanno reso famoso il celebre astrofisico.

Da aprile a ottobre, per sei mesi, Redmayne si dedicò a studiare la vita di Hawking, guardando ogni documentario e ogni intervista disponibile. 

Il regista ha dichiarato che lo sforzo del giovane attore è stato immenso, abbracciando la difficile fisicità del ruolo tracciando non solo una semplice disabilità ma tutto un percorso di erosione di corpo e mente.

Hawking stesso ha spesso accompagnato Redmayne durante la riprese del film, prestando infine anche la sua voce elettronica nel doppiaggio.

Successivamente anche Jane Hawking ha dichiarato in radio di aver spesso seguito Felicity Jones nella preparazione per l’interpretazione del suo personaggio, affermando, una volta visto il film, di essere rimasta notevolmente sorpresa di come l’attrice fosse riuscita a incorporare i suoi manierismi o modelli di discorso all’interno della sua performance.

La Teoria del Tutto: Caratteristiche della costruzione del film

La sceneggiatura di Anthony McCarten è stata sviluppata nell’arco di dieci anni di lavoro.

L’8 ottobre 2013 il progetto entra in fase di lavorazione; le riprese si svolgono tra l’Università di Cambridge ed altre location nel Regno Unito.

Gli effetti visivi del film sono curati dalla Union Visual Effects.

Durante la produzione si è cercato di riprodurre la voce sintetizzata di Hawking, senza, però, ottenere il risultato sperato.

Tuttavia Stephen Hawking ha apprezzato così tanto il film da concedere i diritti che proteggono la sua voce, il sintetizzatore con il copyright, per le parti finali del film.

La colonna sonora della pellicola è stata curata da Jóhann Jóhannsson, che l’ha registrata ai celebri Abbey Road Studios, con Ed Bentley come assistente.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 7 settembre 2014.

La Teoria del Tutto è stato vietato negli Stati Uniti d’America ai minori di 13 anni non accompagnati, a causa del tema trattato (quello, delicato, della malattia degenerativa).

Il film ha avuto un grande e meritato successo, incassando 123.726.688 dollari in tutto il mondo, di cui 35.893.537 solo negli Stati Uniti.

Conclusioni

La Teoria del Tutto racconta una storia di coraggio e di determinazione fuori dal comune.

La grinta di Hawking e l’amore di sua moglie gli hanno, infatti, permesso di inseguire i propri sogni, di elevatissima ambizione, e di dimostrare intelligenza e forza d’animo nel sapersi adattare alle molteplici complicazioni dovute alla malattia.

Tra i contributi più rilevanti dello scienziato figurano la radiazione di Hawking (che prende il suo nome), la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo (denominata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri.

La fruttuosa collaborazione con altri scienziati ha, poi, contribuito all’elaborazione di numerose altre teorie fisiche e astronomiche:

il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica, sempre spiegate con chiarezza e semplicità, hanno raggiunto il grande pubblico attraverso numerosi testi di divulgazione scientifica.

Proprio in onore di questo grande uomo di scienza, ci tengo a concludere il mio scritto con una delle citazioni che mi hanno più colpito di lui:

«Remember to look up at the stars and not down at your feet… And however difficult life may seem, there is always something you can do, and succeed at.»(IT)«Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi… Per quanto difficile possa apparire la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire.»
(Stephen Hawking)

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