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Leo Ortolani e il CineMah: Quando criticare è divertente!

La critica si sa, a volte riesce ad essere pungente. Lo sa bene Leo Ortolani, che critico cinematografico non lo è – almeno non ufficialmente – ma pungente riesce ad esserlo spesso, con le sue gag fatte di ironia e un pizzico di genialità.

Leonardo Ortolani, in arte Leo, è un fumettista italiano nato a Pisa e diventato famoso al grande pubblico grazie a quella che è la sua opera più riuscita: Rat-Man.

Il protagonista – disegnato con il classico “muso da scimmia”, nota distintiva dei personaggi di Ortolani – è un supereroe che indossa una maschera da topo, e che, per stessa ammissione dell’autore, è ispirato sia a Bat-man – il cui nome risulta fare assonanza – che al topolino più famoso del mondo, Mickey Mouse.

Un personaggio, dunque, costruito su due figure storiche del fumetto – ma anche del piccolo e grande schermo – sebbene con intento parodistico.

Ma non è per parlare di Rat-Man che ho in questa sede citato il fumettista, bensì per focalizzare l’attenzione su altri due suoi volumi a fumetti del tutto indipendenti, che portano il nome di CineMah.

Genesi del fumetto CineMah

Già il titolo potrebbe far sollevare gli angoli di qualche labbro. Se si pensa, poi, che in questi volumi il fumettista “recensisce” in un modo tutto suo alcuni dei film più famosi attualmente in circolazione, risulta perfetto allo scopo.

Un’idea nata quasi per gioco, a partire da alcune strisce a fumetti pubblicate sul suo blog e dedicate ad una saga cinematografica che tanto aveva sbancato al botteghino, senza che Ortolani sapesse spiegarsi il perché: stiamo parlando degli Avengers.

Da qui la decisione di continuare sulla scia delle pellicole dedicate ai supereroi, che di materiale ne forniscono parecchio.

Più cresceva il consenso del suo pubblico verso questo tipo di vignette e più aumentavano anche i film oggetto di recensioni, finendo con il non fare sconti a nessuno e includendo grandi successi cinematografici come Die Hard, Star Wars, 50 sfumature di grigio, La La Land e Ghostbusters.

A causa del prolificarsi e del crescente successo in rete di queste strisce, nel 2016 la BAO Publishing ha deciso di raccoglierle tutte e di proporre il primo volume della serie, “CineMah presenta: il Buio in sala”. Nel 2019 esce il secondo: “CineMah presenta: il Buio colpisce ancora”.

Due volumi to be continued, perché i film attualmente prodotti sono davvero tanti e la voglia di criticarli tutti lo è altrettanto.

Scrivere da spettatore

Il fumettista italiano interpreta in questi volumi quella che è “la voce del popolo”. Non ci sono tecnicismi, non c’è un’analisi approfondita su tecniche o strumentazione usata per la realizzazione dei lungometraggi.

Tutto parte da un banale quanto fondamentale quesito: che effetto ha avuto il film sugli spettatori?

È, infatti, proprio Ortolani in quanto fruitore di cinema a “subire” gli effetti di quanto ha visto e spesso la recensione si focalizza più sui sentimenti e le sensazioni suscitate che non sul film in sé.

Il che rende le strisce molto personali, ma allo stesso tempo collettive, poiché in moltissimi potrebbero trovarsi concordi con l’opinione espressa dal fumettista.

Nei fumetti di Ortolani, in generale, il cinema ricorre parecchio, sia all’interno del già citato Rat-Man, sia in volumi dedicati a specifiche opere come Il Signore dei Ratti – dove si ripercorre il viaggio descritto ne Il Signore degli Anelli in chiave parodistica – o Venerdì 12 – che suppongo non debba spiegarvi di cosa sia parodia – .

La celebre storia horror diventa qui una vicenda tragicomica, con il famoso Jason mascherato che qua si presenta come uno sfortunato ex-uomo, ora mutante informe, consumato dall’amore non corrisposto per la sua Bedelia. Al suo fianco l’irriverente ed esuberante Giuda, fedele servitore e fautore di moltissime risate dei lettori.

Fumetti consigliatissimi!

Insomma, Leo Ortolani è da sempre garanzia di divertimento e, con le sue gag spassose e quasi mai volgari, riesce persino a portare l’attenzione del lettore su punti di vista ai più inediti.

Se avete modo di ritrovarvi davanti uno di questi due CineMah – o qualsiasi altra sua opera – ve ne consiglio assolutamente la lettura.

Nell’attesa che si possa tornare in sala a criticare personalmente un film che non ci è piaciuto – o, magari, tessere le lodi di un altro – perché non rivivere qualche classico nella sua versione a fumetti?

Postilla:

Valerio Cioccolini
Valerio Cioccolini
Vi piacciono le serie tv? Andremo d'accordo. Non vi piacciono? Beh...andremo d'accordo ugualmente.

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