fbpx
HomeRubricheFocusDeath Note: One Shot - Rise of A-Kira

Death Note: One Shot – Rise of A-Kira

A distanza di tredici anni dalla conclusione di uno dei manga più acclamati di sempre vede la luce un capitolo singolo -in gergo One Shot– su Death Note.

Certo siamo stati abituati a diversi spin-off della saga, grazie a produzioni estere, opere fandom e trasposizioni sul grande schermo che hanno contribuito a mantenere viva l’attenzione dei fan.

Questa volta però non si tratta di questo, perché gli autori di Death Note: One Shot sono proprio loro: Tsugumi Oba e Takeshi Obata, gli stessi della serie canonica.

Aspettativa dunque alle stelle che si somma all’ impazienza nel vedere cos’altro possa aver partorito una mente apparsa tanto geniale quanto fuori dagli schemi.

Spoiler: aspettative rispettate appieno!

Nuove dinamiche di questo One Shot

In Death Note: One Shot vediamo un mondo “aggiornato”, in cui la tecnologia la fa da padrona essendo un mondo più vicino al nostro di quanto lo fosse quello di Light.

Ricordiamo che il primo Kira ha agito quando non erano nemmeno arrivati gli anni duemila.

E infatti è proprio attraverso l’uso di internet e dei social che il nuovo “Kira” agisce e dà adito allo sviluppo della trama.

Questo capitolo è anche (e soprattutto direi) l’occasione per rivedere alcuni volti noti che un po’ ci erano mancati.

Oltre ovviamente a Ryuk, troviamo nuovamente Matsuda, Izawa, i membri dell’SPK, l’unità speciale anti-Kira ora diventata di appoggio al nuovo L: proprio lui, Near! Che ora troviamo sempre più simile al suo predecessore negli atteggiamenti, senza aver abbandonato i giochi e senza cura dei suoi capelli albini,ormai cresciuti oltre buona decenza.

Sembra stiano tutti bene e abbiano fatto carriera. Be, non proprio tutti. Matsuda non è ancora riuscito a diventare detective.

Ci credereste?

Trama estesa di Death Note: One Shot

Per chi non sapesse dove recuperarlo o non avesse dimestichezza con la lingua inglese -o peggio ancora quella giapponese!- di seguito può leggere la trama del capitolo in maniera estesa.

Se sei intenzionato a leggere Death Note: One Shot salta questo paragrafo, per non avere spoiler. Ci vediamo nel seguente!

Sono passati dieci anni dalla scomparsa di Kira dal mondo e l’impatto che ha avuto su di esso è stato tale da fargli guadagnare un posto sui libri di storia. Tutti ora conoscono Kira.

Ryuk, nel Mondo degli Shinigami, ha ancora fame di mele. Per la verità è una vera e propria astinenza, così decide di scendere nuovamente nel mondo degli umani.

Qui sceglie Minoru Tanaka, un ragazzo non certo intelligente come Light ma di buone promesse in quanto a furbizia e decide di consegnare a lui il quaderno.

Il piano che questo elabora su come usare il quaderno è molto semplice: non usarlo affatto. O almeno non direttamente.

Oltre ad evitare così di finire nel MU, il nulla eterno a cui è destinato chi scrive su di esso, il giovane pensa di poter guadagnare di più semplicemente vendendolo.

Ed ecco il suo vero piano: vuole venderlo in un asta online aperta a chiunque fosse interessato a usare il potere di Kira.

Vignetta del primo incontro tra Ryuk e Minoru.

Per realizzare questo progetto manda Ryuk agli studi della Sakura tv (altro grande ritorno) sfruttando il suo potere di passare attraverso il pavimento, rendendosi inconsistente e dunque evitando di lasciare tracce.

Lo Shinigami inoltre è invisibile a tutti, esclusi coloro che hanno avuto a che fare con il quaderno. Perciò quando arriva al telegiornale in diretta e mostra un foglio alla telecamera che recita le parole di Minoru in cui si invita chiunque voglia a partecipare all’asta online che durerà una settimana, gli unici a vedere Ryuk sono gli ex agenti del quartier generale giapponese e…L.

L è ancora l’investigatore più abile del mondo, sebbene in pochi sono a conoscenza del fatto che dietro quella lettera ora si nasconda Near, subentrato al precedente L.

La politica che Near sembra adottare nei confronti dell’apparizione di un nuovo potenziale Kira si limita all’osservazione e alla pazienza in attesa di nuovi sviluppi. Sarebbe impossibile per lui trovarlo allo stato attuale delle cose e soprattutto non riuscirebbe ad incriminarlo, dato che quello che sta effettuando non è certo un crimine.

Near battezza questo nuovo Kira come A-Kira, che sta per Asta Kira (Auction Kira, in lingua originale)

Matsuda reagisce alla vista di Ryuk agendo di testa sua e impulsivamente si precipita alla Sakura tv durante la diretta, ordinando di interrompere subito la trasmissione.

Questo però fa il gioco di Minoru. Se la polizia si scomoda a tanto significa che è davvero il quaderno di Kira quello promesso al miglior offerente dell’asta.

E infatti le offerte fioccano e superano cifre straordinarie, arrivando a toccare patrimoni che un singolo umano non vedrebbe mai in tutta la sua vita.

Molti infatti iniziano a chiedersi – e tra essi Ryuk, nuovamente spettatore di un intrattenimento appagante – chi è che potrebbe pagare simili cifre. Di certo non un individuo e neppure un gruppo di persone coalizzate.

Le uniche che possono permetterselo sono le Nazioni.

Minoru offre il potere di Kira in diretta tv con queste parole. Invitando all’asta online partendo dal social Twitter.

Ecco che il gioco si estende e si passa ad un livello successivo: chi sta pagando Kira per il suo potere sono i presidenti. Tra tutti – e questo lo metterei tra i plot twist, ma alla fine se ci pensate neanche tanto – Donald Trump per l’America e Xi Jinping per la Cina. Infine anche il premier nipponico Shinzo Abe fa la sua comparsa.

Near non se ne resta certo con le mani in mano. O meglio si, ma il suo piano è scegliere ancora l’attesa.

Una volta che il premier vincitore avrà saldato il pagamento, sarà facile rintracciare a chi è stato elargito. Ma tutto ciò, inevitabilmente, costituisce una sconfitta. Con che accusa si può arrestare il nuovo Kira?

E’ qui che a malincuore L esce di scena, ammettendo così la sua pubblica prima sconfitta.

Con un vincitore dell’asta a cui assegnare il quaderno – proprio lui! Lo zio d’America più rosso che c’è – e un patrimonio che corrisponde ad un numero che è difficile persino da pronunciare, per Minoru ora resta solo il problema di come ricevere i soldi senza essere trovato.

Ma il giovane furbo ha già pensato anche a questo e consegna a Ryuk un’ennesima spedizione verso la Sakura tv. Il messaggio è chiaro: i soldi dovranno essere elargiti previa consegna del Death Note divisi in egual modo tra tutti coloro che hanno un conto aperto alla Yotsuba Bank.

Data la cifra esorbitante, ognuno di questi diventerà schifosamente ricco, Minoru compreso.

La banca viene presa d’assedio da gente che vuole aprire un conto e le strade sono riempite dall’euforia di chi da un giorno all’altro ha visto la sua vita cambiare drasticamente senza aver fatto nulla!

Un delirio che, ancora una volta, sancisce la vittoria di Kira sul mondo.

O meglio, la vittoria di Minoru.

Near, alias il nuovo L.

Il giovane, come ultima mossa, restituisce a Ryuk il Death Note, rinunciando alla proprietà del quaderno e con esso ai ricordi che lo riguardano.

Ryuk saluta il compagno e si invola verso il nuovo possessore.

Durante il viaggio però, questo viene convocato dallo Shinigami più alto in grado dopo il Re, che lo avverte di una decisione che quest’ultimo ha preso in conseguenza a quanto stava succedendo sulla terra.

Poiché non può tollerare che un semplice umano si faccia beffe di un oggetto tanto sacro quanto vitale per gli Dei della morte come il Quaderno, ha deciso di aggiungere un ulteriore regola.

Questa dice: “Chiunque venda o compri il Death Note, morirà”.

Ryuk ora è messo di fronte ad una scelta: continuare il viaggio e consegnare il quaderno a Trump, o tornare da Minoru e avvisarlo.

Decide di prendere in parola il giovane che gli aveva ordinato di non farsi mai più vedere.

Lo Shinigami arriva dunque alla Casa Bianca ma al momento di accettare il Death Note, informato delle condizioni, Trump rifiuta salvandosi la vita.

Il secondo soggiorno di Ryuk nel mondo degli umani è finito e senza più padrone torna con il quaderno nel suo regno.

Qualche giorno più tardi, la banca elabora il pagamento e tutti si precipitano a ritirare.

Quando Minoru si ritrova le banconote tra le mani, il suo cuore si ferma e a lui non resta che morire.

Senza neppure sapere perché.

Ilpresidente degli Stati Uniti d’America è il vincitore dell’asta.

Conclusione

Nessuno di noi si aspettava – tranne forse i poco lungimiranti – che questo capitolo potesse in qualche modo ricalcare l’epicità che abbiamo provato per Death Note e dunque le pretese erano dimensionate al solo “offriteci un buono spettacolo”.

Penso siamo tutti d’accordo nell’affermare che sia stato così.

Recriminare qualcosa a questo capitolo sarebbe solo da pignoli.

Minoru non è Light ed è un bene che sia così, perché abbiamo visto la storia da un altro punto di vista. Uno più “umano”, in un certo senso.

E poi, dite quello che volete, ma a me questo nuovo ragazzo è piaciuto tanto!

Spogliato di tutte le caratteristiche morali che aveva Light, a lui rimane l’egoismo e la furbizia che tuttavia funzionano bene, forse addirittura meglio.

Non è un caso che Ryuk omaggi il giovane scrivendo il suo nome – a posteriori la morte – sotto quello di Light, nella pagina dedicata del Quaderno.

Takeshi Obata e Tsugumi Oba non hanno deluso ancora una volta.

Valerio Cioccolini
Valerio Cioccolini
Vi piacciono le serie tv? Andremo d'accordo. Non vi piacciono? Beh...andremo d'accordo ugualmente.

LEAVE A REPLY

AlphaOmega Captcha Cinematica  –  What Film Do You See?
     
 
Please enter your name here

Ultimi Articoli

error: Il contenuto è protetto!