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Sei mai stata sulla Luna?

Sei mai stata sulla Luna è un film del 2015 del regista Paolo Genovese. Una commedia tutta all’italiana, divertente, dissacrante e soprattutto un tòpos cinematografico che può risolversi concettualmente nella situazione di ognuno di noi.

Il film presenta l’eterna disputa tra città e campagna come espressione della lotta tra le diversità.

Conflitti personali, interpersonali, crisi di identità, la ricerca di una propria collocazione nel mondo. La sfida che ognuno di noi, ogni giorno, porta avanti per definirsi, esprimersi ed essere soddisfatto della propria vita.

Questa sfida viene qui proposta in chiave allegramente evolutiva, una contrapposizione di realtà diverse, di persone differenti che hanno diverse mentalità, ma che incontrandosi scopriranno un nuovo modo di pensare più ricco e fecondo.

Guia

La ricchezza della diversità

Il film Sei mai stata sulla Luna racconta le vicende della protagonista Guia. Una donna di 30 anni italiana di origini spagnole, tutta dedita alla sua vita patinata, risultato della sua passione per la moda che l’ha portata ad essere una giornalista di un’importante rivista della Milano bene, e la sua vita si articola, appunto, tra la capitale della Moda e la mondana Parigi.

Proprio nel delicato momento in cui sta per cominciare la settimana delle sfilate e tutti sono in fibrillazione, le arriva una telefonata. Un notaio la informa che è rimasta l’unica erede di una masseria in Puglia dove era solita trascorrere l’estate durante l’infanzia, e deve recarsi sul posto per sbrigare le pratiche del passaggio di proprietà. Controvoglia, Guia arriva nel paese, decisa a vendere e quindi a chiudere al più presto ogni problema.

Abituata alla vita frenetica e dai ritmi incalzanti, a quel mondo patinato e ricco, fa molta fatica a scontrarsi con una realtà, quella del paese, molto diversa, più tranquilla e apparentemente serena. Desidera perciò solo scappare il prima possibile, sentendosi tremendamente a disagio e fuori luogo.

Eleganza

Una piacevole sorpresa

Ovviamente le cose vanno in tutt’altra direzione, e la vita che le appariva così adeguata e in linea con i suoi sogni, le inizia ad apparire in modo completamente diverso. Le sue certezze vengono stravolte, i dubbi l’assalgono e s’incrina anche il rapporto con il suo freddo, calcolatore e opportunista fidanzato, Marco.

A metterla fin da subito in crisi è la presenza di Renzo, un vedovo con figlio adolescente che vive nella dependance.

Un amore che si alterna ad odio, ricco di contrasti, contraddizioni, momenti passionali ed intensi. Luci ed ombre di due personalità diverse, di due persone che hanno una storia alle spalle che verrà stravolta nella ricerca di un nuovo e difficile equilibrio tra le parti.

Un amore che si muove sulle note della colonna sonora, vincitrice del Nastro D’argento, Sei mai stata sulla Luna? di Francesco de Gregori.

Liz Solari con Pietro Sermonti

Segue, poi, all’interno del film, l’inevitabile incontro con tutta una serie di personaggi del luogo, tutti in grado di comporre il ritratto di una provincia contadina fatta di sogni e sentimenti non corrisposti.

I dubbi, i dispiaceri, i momenti difficili accomunano città e provincia.

Dolcissimo è il personaggio del cugino autistico che ci lascia emozionare e riflettere più e più volte durante lo svolgersi della vicenda.

Ogni personaggio è denso, carico di messaggi che ci portano a riflettere sul dono più prezioso che abbiamo: la vita.

Sulla ricchezza di ognuno di noi, la ricchezza del luogo, della tradizione e della modernità, in un confondersi e fondersi dell’uno nell’altro per crescere e coesistere insieme.

Una nuova identità, più ricca

barman

Guia prova a farsi piacere il luogo, ma alla fine Milano prevale. Ovvero la sua unica certezza: la passione per la moda.

Tuttavia la donna subisce un profondo cambiamento, infatti tronca la precedente relazione che non la soddisfava e non si sente più sola: al suo fianco c’è Renzo, il quale le fa capire che l’amore era ciò che le mancava.

Renzo, invece, prende la coraggiosa decisione di seguirla e insieme affrontano una nuova vita a Parigi. Entrambi stravolgendo le proprie origini, chi in un modo chi in un altro.

Dal burbero contadino forte, semplice e al contempo sentimentale e romantico, Renzo si trasforma in un cittadino, cercando di adeguarsi al nuovo “abito”.

La fedele collaboratrice Carola, che per un periodo la raggiunge nel paese, grazie a questo fuori programma trova il coraggio di lasciarsi alle spalle il passato e impara a vivere nel presente.

Spiazzante è, poi, il personaggio di Mara, apparentemente sognatrice e romantica, la quale si perde da una vita dietro ad un sogno d’amore che non vede realizzato nella realtà. Lo cerca ma al contempo, ricca di contraddizioni, lo rifiuta, lo idealizza, lo rifugge accorgendosi solo alla fine di averlo vicino a sé.

Mara è molto ingenua, un po’ scollata dalla realtà, affettivamente insicura e tendente al vittimismo. Poi l’incontro con Guia farà il resto. Mara si affiderà totalmente ai suoi consigli di ragazza smaliziata e sicura di sé. E forse è proprio grazie a questo incontro che comincerà a guardare il mondo intorno con occhi diversi…ad evolvere.

Felice

Il barista avanguardista, Felice, invece è un corteggiatore imperterrito, tenero nella fragilità del suo sentimento che a stenti riesce a trasmettere. Eternamente in conflitto con il suo vicino barista tradizionalista Delfo, uno scontro tra i due che personifica lo scontro generazionale e l’attaccamento alla tradizione opposto al coraggio del cambiamento: la tenace resistenza ad un approdo alla modernità.

Tutta una girandola di incontri con personaggi dai toni naive proprio come questi due barman che si contendono i clienti in piazza.

Sono emozionanti Felice e Mara, che dissimulano di essere innamorati! Ma a far da scintilla c’è l’intervento del fratello di lei, nonché “nemico” di lui, che consacra la coppia e il legame che c’è in fondo tra ognuno di loro, oltre i contrasti.

Un film sul sogno dell’amore

Quello di Paolo Genovese è, quindi, anche e soprattutto un film sul sogno dell’amore, come lui stesso afferma, sulle aspettative di ognuno di noi riguardo questo nobile quanto travagliato sentimento.

Un film sulla riscoperta di se stessi, sulla crescita personale che avviene attraverso necessarie fasi, tra le quali molti fallimenti e delusioni.

L’amore sembra essere l’ancòra di salvezza, il fine ultimo di ogni gesto.

E ciò assume un tono universale durante lo svolgersi del film.

Sei mai stata sulla luna?: Liz Solari in un'immagine del film ...

Pragmatismo e autenticità

Continuamente c’è anche l’incontro-scontro tra la scelta di una vita fredda, calcolata, pragmatica e finalizzata ad un guadagno del tutto materiale, che pone in secondo piano i sentimenti, e la scelta opposta, quella di vivere una vita di passione, emozioni e amore, andando oltre il buon senso e la razionalità.

Un film che si muove nella costante ricerca di un equilibrio che si esplica nella scelta non facile del giusto mezzo.

Considerazioni sul film Sei mai stata sulla Luna

Un film davvero piacevole Sei mai stata sulla Luna?, con una buna sceneggiatura, degli attori coinvolgenti e ben calati nelle rispettive parti.

Un finale chiave che è il cuore del film nonché della cultura pugliese. Un ballo, quello della tarantella, che unisce i popoli e ci permette ancora di sognare.

Sei mai stata sulla Luna, un titolo che esprime già di per sé il concetto della ricerca dell’ignoto, della ricerca di qualcosa di diverso che incuriosisce, intimorisce e ci sembra lontano, ma che, con i giusti mezzi, può essere raggiunto e farci scoprire così la bellezza e la potenza di tutto ciò che c’è di diverso da noi. Lasciandoci invadere, conquistare dal nuovo, liberi di essere in movimento, in divenire, e infine liberi di scegliere chi siamo e da cosa farci “contaminare”.

Sei mai stata sulla luna?: Sergio Rubini in una scena della ...

I ruoli maschili mi hanno sorpreso più di quelli femminili perché sono dolci e teneri, i loro dialoghi colpiscono lo spettatore e aiutano a sognare: illusione o speranza? Tanto per citare il film…

La Luna

La Luna dona, infine, alla pellicola quel tocco di mistero, magia, inconscio e romanticismo. Rimanda a tutti quei temi che vengono sviscerati durante l’evolversi del film, in un richiamo affascinante ed elegante.

Buona visione!

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