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Vi spiego perché La La Land non è un film d’amore

La La Land di Damien Chazelle, stravagante e malinconico regista innamorato della musica, è da molti considerato Il Film del 2016.
Nulla da ridire in proposito.

La storia è bella, ben costruita, belle le scenografie e i costumi, le canzoni e le coreografie (sebbene Ryan Gosling non sia un grande ballerino), fantastici i due protagonisti (specialmente Emma Stone, la cui interpretazione è da brividi) e i sei oscar sono meritatissimi.

Ma non è questo il punto.

La La Land viene classificato dai principali portali di cinema e da Wikipedia stessa come “musical/film romantico”.

La scena iniziale di La La Land, con il ballo in autostrada

Sul musical siamo d’accordo ma La La Land non è un film d’amore, così come Million Dollar Baby di Clint Eastwood non può essere considerato una commedia.

La storia d’amore c’è, impossibile negarlo, ma non è quella il motore delle vicende.

Il vero cuore della pellicola sono le ambizioni di due giovani: un uomo e una donna; musicista spiantato e aspirante imprenditore l’uno, attrice e scrittrice in erba l’altra.

Mia (Emma Stone) e Sebastian (Ryan Gosling) ballano insieme al ritorno da una festa

È il loro desiderio di sfondare, di coronare i propri sogni di gloria, in sostanza di realizzarsi sia artisticamente che professionalmente parlando, a muovere l’intero intreccio.

La storia d’amore, sebbene importante, fa da contorno e, anzi, viene prontamente sacrificata sull’altare del successo.

Con questo non voglio dire che La La Land non mi sia piaciuto, anzi; lo considero uno dei film più emozionanti che abbia visto negli ultimi anni e uno dei pochissimi in grado di farmi commuovere.

Mia e Sebastian: vero amore?

Mi commuove la storia d’amore non vissuta dei due protagonisti, la loro vita insieme, ciò che sarebbe potuto essere e invece non è stato.

Mia e Sebastian sono anime gemelle ma non sono il perfetto incastro del puzzle della vita, non si completano, perché sono entrambi già completi di per sé.

I loro pezzi non si potranno mai incastrare perché si tratta, in fondo, della stessa tessera del puzzle.

Entrambi focalizzati sulle loro aspirazioni, mettono da parte l’altro e congelano il proprio cuore per poter raggiungere obbiettivi più alti.

I profondi occhi di Emma Stone, che ha vinto con con questo ruolo l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista

Non si accontentano di una vita ordinaria in una cittadina qualunque, non a caso si trasferiscono entrambi a Los Angeles, la city of stars per eccellenza, perché anche loro desiderano far parte di quel firmamento (e hanno tutte le carte in regola per essere due astri molto brillanti).

Ma la vita, beffarda, li pone di fronte ad una scelta: il successo o l’amore.

Entrambi optano per il primo, rinunciando per sempre a quella che probabilmente è l’unica persona al mondo in grado di renderli veramente felici.

Sebastian (Ryan Gosling) e l’amico musicista Keith (John Legend)

La passione e la caparbietà dei due ci è chiara fin da subito:

Sebastian, in una delle prime scene, si fa licenziare dal club dove suona il pianoforte per aver disobbedito ripetutamente al suo superiore, pur di suonare i suoi pezzi jazz.

Mia, d’altro canto, va avanti anche lei con lavori saltuari, continuando a fare un provino dopo l’altro, nella disperata attesa che il suo talento venga finalmente riconosciuto.

Due anime sorelle che si incrociano più volte, come se il loro incontro/scontro fosse voluto dal destino e che, nonostante le scaramucce iniziali, si riconoscono immediatamente.

Sebastian e Mia si scrutano seduti su una panchina dopo aver passeggiato insieme

Incominciano, quindi, a vedersi come amici, sebbene l’alchimia tra i due sia palpabile, discutendo delle proprie passioni e dei rispettivi progetti per il futuro.

Insoddisfatta della propria relazione, Mia lascia il fidanzato durante una cena con amici e corre al cinema, dove trova Sebastian ad aspettarla con un frame di Gioventù bruciata

A ben guardare i due sembrano, in effetti, appartenere ad un’altra epoca: lei, con i suoi vestitini frou-frou, è innamorata dei film in bianco e nero e di Parigi, lui gira sempre in camicia, rimpiange la musica di una volta e sogna di fondare un “vero” jazz club.

I due “fluttuano” in uno spazio-tempo sospeso, differente da quello di tutti gli altri: amici o datori di lavoro che siano; uno spazio-tempo che è quello dell’innamoramento ma che è anche loro, personale e che finalmente possono condividere con qualcuno.

Mia e Sebastian in procinto di baciarsi per la prima volta, nella buia sala del cinema

La storia d’amore comincia, intensa e passionale, come solo le storie d’amore dei film sanno essere.

Non solo: Mia e Sebastian hanno un rapporto fondato sul sostegno reciproco e si aiutano a vicenda nel realizzare le proprie ambizioni.

Il successo, in effetti e dopo tanti sacrifici, arriva per entrambi ma insieme ad esso si presentano gli ostacoli al coronamento del loro sogno d’amore.

Il risveglio è volontario e frutto di una domanda ben precisa: «Sono davvero disposto/a a rinunciare all’opportunità della vita per amore?»

Mia e Sebastian: due caratteri indipendenti e ambiziosi

La risposta è negativa da parte di tutti e due.

Così La La Land si presenta come un racconto di formazione, più che un “vero” film romantico.

Non ci sono morte, guerre, parenti che si oppongono, a frapporsi fra Giulietta e il suo Romeo, ma il tutto è frutto di una scelta comune e consapevole.

Una decisione, che come tutte le decisioni, si può condividere oppure no ma che, in quanto tale, va rispettata.

La La Land ci insegna che la felicità è spesso una questione di scelte

Un finale dolce-amaro che è certamente il prodotto dei nostri tempi moderni, del mito del self-made man che adesso è diventato anche self-made woman, del porre la propria realizzazione personale al di sopra di tutto.

Anche dell’amore.

Ne sarà valsa veramente la pena?
I due sguardi, ancora innamorati e visibilmente commossi dopo anni, di Mia e Sebastian nella scena finale del film ci pongono il dubbio.

La La Land: la struggente scena finale del capolavoro firmato da Damien Chazelle

Dopo di che Mia prende ed esce da locale e dalla vita di lui, così come una sera ci era accidentalmente entrata. 

Roberta D'Addario
Roberta D'Addariohttps://msha.ke/everycurlanidea/
Professionista digitale e essere umano in divenire. Esploro il mondo in cerca di avventure, che siano in una metropoli caotica, in mezzo a un bosco o sullo schermo del mio pc. Amante della musica, del cinema e delle lunghe passeggiate. Rincorritrice di sogni e di autobus.

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