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His Dark Materials: Questi invisibili animali!

L’articolo che segue è stato scritto da Dario Galgano, un ospite d’eccezione sul nostro blog, che ci ha voluto dire la sua su una saga di cui è molto esperto e che molto apprezza. Buona lettura!

His Dark Materials o meglio “Queste Oscure Materie”, un nome potente per una storia altrettanto potente. Una serie che ero davvero eccitato di vedere e che fin dal suo annuncio ho aspettato con speranza e gioia!

E si, purtroppo parla una di quelle persone che ha letto sia i libri (compreso il primo volume del Libro della Polvere) sia l’adattamento cinematografico del 2007 “La Bussola D’Oro”. Quindi mi dispiace, ma paragoni al film o al libro ci saranno: insomma, come non potrei farli, volete troppo da me!

Ad ogni modo, cercherò di considerare questa serie per quella che è e non quello che non è: quindi diversa dalla sua controparte cinematografica e dalla trilogia di Philip Pullman che ne costituisce l’essenza di base.

La prima stagione di His Dark Materials raccoglie tutte le vicende del primo volume della trilogia, descrivendo il mondo e le vicende che girano intorno ad una ragazzina di 12 anni di nome Lyra Bellacqua e del suo Daimon Pantalaimon (per gli amici Pan).

Dafne Keen, nei panni della protagonista dodicenne Lyra.

I Daimon e il potere dell’invisibilità

Iniziamo dal punto che più ho a cuore: i Daimon! La rappresentazione fisica dell’anima di ogni persona sotto forma di un animale che ne descrive le principali caratteristiche, desideri ed attitudini.

Questo è uno degli elementi fondamentali nel primo libro di Pullman, che rende al contempo unico il mondo in cui avvengono le vicende narrate.

Chi di voi non ha mai immaginato quale fosse la forma che la propria anima acquisterebbe se abitasse nel mondo della piccola Lyra? E ancora, non sareste curiosi di conoscere il tipo di Daimon che accompagna ogni personaggio che si incontra durante questo magico racconto?

Bene, a quanto pare gli sceneggiatori non lo erano! Ad esclusione di qualche personaggio principale, i Daimon non esistono… oppure sono insetti di dimensione di un granello di polvere – con la p minuscola… – o camaleonti che sanno rendersi invisibili!

Purtroppo si, da quando Lyra si unisce ai Gyziani la presenza sullo schermo dei Daimon diventa un opzional!

Spesso capita infatti che la serie presenti nuovi personaggi (fortunatamente secondari) e lo spettatore giustamente si chiede: “Chissà che Daimon avrà questa persona?”.

Purtroppo, questa domanda rimane in mano allo spettatore, che spesso deve presumere o immaginare che il Daimon in questione sia: o un uccello di qualche tipo che svolazza fuori dallo schermo o un piccolo animaletto nascosto sotto i vestiti del personaggio.

Lo stesso Pan, che dovrebbe essere il co-protagonista della storia, è spesso assente e capita che per alcune puntate non si veda per niente!

Questo toglie valore ad alcuni dei concetti chiave del racconto: cioè l’interazione della protagonista con la propria anima e le reazioni e sentimenti che Lyra prova internamente, ma che sono visibili in Pan.

A proposito di questo: come la serie stessa spiega, i Daimon di bambini ancora piccoli hanno la capacità di cambiare forma e aspetto, questo accade fino a che il bambino a cui è legato non abbia stabilizzato una personalità specifica e non si sia definito quindi come persona (una sorta di pubertà nel nostro mondo insomma).

È bello perciò vedere come i diversi Daimon possano cambiare forma a seconda degli eventi che li circondano… Be, indovinate in quante forme si trasforma Pan? Wow, addirittura due!

Eh si, in tutta la stagione Pan è o un cagnolino delle nevi (…credo?) o una martora.
D’accordo che è ambientato nel freddo Nord, ma di poter cambiare almeno colore potevate concederglielo!

Ritengo tutto ciò un grave spreco di potenzialità di un prodotto visivo che poteva e doveva invece approfondire ed andare ad un ulteriore livello rispetto al libro – che giustamente non poteva rappresentare il daimon di ogni personaggio per non appesantire la lettura – e al film, data la longevità che una serie televisiva offre rispetto ad una rappresentazione cinematografica.

Menzione Onorevole: lo scimmiotto dorato della Coulter, che cosi come nel film è uno dei Daimon con più personalità nonostante non dica mai una parola, e la leprotta Hester che accompagna Lee Scoresby nelle sue avventure nel cielo (…anche se, almeno nel doppiaggio italiano, la voce sembra che passi dall’essere quella di un maschio a quella di una femmina…).

La signora Coulter (Ruth Wilson) in compagnia del suo daimon.

His Dark Materials: Scelte narrative

Ora mi voglio un po’ soffermare su quelle scelte narrative che sono state fatte dagli autori.

Scena più identificativa di un personaggio:

Mi è piaciuta molto la scena in cui la signora Coutler dà di matto nella camera di Lyra dopo che essa è scappata.

Ciò che ho apprezzato non è stata tanto la scelta di far scatenare la Coulter, ma di come la scena si chiude, con lei che inizia a distruggere il letto e lo scimmiotto dorato chiude lentamente la porta.

È infatti estremamente simbolico in quanto l’azione dello scimmiotto evidenzia come la Coulter, in cuor suo, voglia nascondere al mondo i suoi lati più violenti ed inaccettabili.

Mentre il suo Daimon agisce quindi come farebbe la Coulter, lei al contempo agisce come farebbe un animale selvaggio rappresentando a pieno quello che è il suo Daimon.

Scene simili sono presenti anche in altri punti, ma mentre questa scena di parallelismo tra i due funziona bene, la scena della Coulter ubriaca sul terrazzo o di quando lei aggredisce uno dei Gyziani a casa sua, snaturano un po’ il personaggio diventando forse eccessive.

Scena più criticabile:

Il combattimento tra Iorek ed il Re degli Orsi! Si, ci sono stati degli errori e scelte che non ho apprezzato in questa lotta epica.

Per prima cosa non puoi chiamarmi questa razza “Orsi Corazzati” se poi durante uno dei combattimenti più importati per decidere il re degli orsi nessuno dei partecipanti indossa la propria armatura.

Cavolo, per loro l’armatura è come un Daimon! Oh… aspetta, ma certo, ha senso invece! Se giustamente in questa serie i Daimon sono un optional, lo sono anche le armature!

E non ho apprezzato che il pezzo finale, in cui Iorek sferra il suo attacco vincente, non venga fatto vedere.

A mio avviso ci sono troppe scelte condizionate per rendere la serie adatta alle famiglie e all’inclusione, che hanno così creato un prodotto mediocre che non si sa distinguere.

Scelta più azzardata:

E aggiungerei più sbagliata – ma forse questa è una mia opinione personale – l’introdurre fin da subito tutto il mondo di Will. Non ritengo che questa scelta sia stata positiva per il racconto.

Innanzitutto, si toglie molto mistero a tutto il concetto dei mondi paralleli, che doveva rimanere un argomento molto astratto e di cui non si sapeva nulla. Invece viene chiarito fin da subito che di fatto esistono e che in realtà era già possibile raggiungerli, togliendo valore alle azioni di Asriel.

Inoltre ciò porta ad una narrazione più spezzata tra la storia di Lyra e quella di Will, presentando un parallelismo tra i due racconti che non esiste in quanto quella di Lyra è molto più incalzante e pieno.

Mi va anche bene che si scelga di raccontare la storia di Will prima della seconda stagione, ma gli avrei dedicato meno spazio e maggiore concentrazione verso la fine, magari dandogli un intero episodio o poco meno e qualche accenno qua e là.

Soprattutto avrei cercato il più possibile di non far capire che ci si trovava nel nostro mondo, lasciandolo invece come colpo di scena finale.

his dark materials lyra e coulter

Menzioni onorevole: la sigla è davvero bella! Bella musica, belle immagini ed un sacco di simbolismi su tutta la serie! Complimenti! Ogni volta mi entusiasmavo da solo nel vederla.

Ho anche apprezzato davvero tanto il riferimento nel primo episodio alla grande alluvione che avviene nel Libro della Polvere! E’ questo il tipo di cose che voglio!

Conclusioni di una serie che ancora si deve esprimere

Chiudendo tutte queste opinioni in una frase, direi: dai che ancora ce la puoi fare!

La prima serie è un po’ mediocre, non si sa distinguere rispetto a tante altre serie semi-fantasy.

Credo sia dovuta ad una scelta eccessivamente forte di creare una serie per famiglie ed una probabile mancanza di budget che ha portato ad alcune mancanze anche all’interno di His Dark Materials (che siano i daimon assenti o effetti grafici alcune volte poco d’impatto).

Inoltre, sono state sprecate diverse occasioni che potevano dare lustro alla serie: come una ambientazione più dark fantasy o semplicemente fantasy (in quanto ci si trova in un altro mondo), o più in generale momenti non troppo approfonditi che i fan della trilogia avrebbero apprezzato.

La serie però si può vantare di un cast capace che sa trasmettere bene le sfaccettature dei personaggi, dando come forza principale proprio la loro rappresentazione.

asriel e lyra
James McAvoy nei panni di Lord Asriel accanto a Lyra. Ottima la prova dell’attore scozzese.

Inoltre, i registi hanno saputo dosare bene le tempistiche del racconto, dando il giusto tempo di digerire i vari eventi che accadono lungo i diversi episodi.

La storia rimane comunque molto avvincente e soprattutto senza censure dovute ad alcuni temi che possono risultare ostici e sensibile ad alcuni. Ma questo lo si vedrà in realtà più nelle prossime stagioni.

Infatti voglio esprimere un appello di incoraggiamento per questa serie, tenendo le aspettative alte per il suo futuro.

Nella speranza che i registi riescano a cogliere le alte potenzialità che si trovano più avanti nel racconto e che sappiano riempire alcune mancanze data la diversa ambientazione su cui si sposterà la narrazione.

In generale consiglio altamente la serie a chi non ha mai letto i libri o ha solo visto il film, in quanto saprà andare più affondo e dare più tempo alla narrazione per una storia che comunque merita.

Per chi è già fan della saga, vi dico: fate un respiro profondo e vedetela, che magari ci saprà dare qualche gioia in più in futuro!

Poiché questa – oscura – materia copre un campo molto vasto, tra libri, film e serie tv, abbiamo deciso di approfondire in altri due articoli! Se la cosa ti ha interessato, non perderteli!

Valerio Cioccolini
Valerio Cioccolini
Vi piacciono le serie tv? Andremo d'accordo. Non vi piacciono? Beh...andremo d'accordo ugualmente.

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